Poderi La Sassa, Montecchio e Paduletta a Calcinaia

Estensione 150 Ettari. Sono i terreni situati attorno al primo nucleo di insediamento di Fattorie Toscane. Mentre l’area attigua alla preesistente stalla di Sotto montecchio è stata recuperata per altre finalità e il manufatto è stato destinato a magazzino, i terreni circostanti vengono coltivati a mais.

Si tratta di terreni posti in area pianeggiate lungo il tracciato del Canale Nuovo Usciana; dalla discreta disponibilità di acqua per i canali che lo attraversano, sono particolarmente adatti alla coltivazione del mais e dell’orzo.

Podere Il Paduletto a Vecchiano

Estensione 150 ettari. Sono i terreni della ex Fattoria Gambini di Vecchiano. Sono situati nell’area di bonifica del Lago di Massaciuccoli (con il quale confinano) e sono a cavallo tra l’area di competenza e l’area contigua del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. È un’area dall’alto valore faunistico e naturalistico. Il terreno è costituito da torbe quindi adatto alla piantagione del Mais e dell’erbaio misto per foraggio.

Podere Pastura di Lama Piena a Madonna dell’Acqua

San Giuliano Terme – PI estensione 40 ettari. Si tratta di un’area posta all’interno del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, in prossimità della tenuta di San Rossore. La bassa quota dei terreni e la disponibilità d’acqua li rendono adatti alla coltivazione di mais.

Podere Il Grugno a Orentano

Castelfranco di Sotto – PI estensione 100 ettari. Il podere del Grugno si estende dalle pendici collinari fino alla pianura del Padule del Bientina, in un’area di bonifica dalla non semplice gestione data la tendenza ad asciugarsi molto nella stagione estiva.

Alla carenza d’acqua si sopperisce con la fitta rete di canali che attraversano l’area. Nel podere oltre ai seminativi vengono coltivati cocomeri nella stagione estiva.

Podere Ex Padule di Stagno a Coltano

Estensione 50 ettari. La tenuta di Coltano proviene dai terreni bonificati dall’Opera Nazionale Combattenti nel periodo tra le due guerre. Si tratta di terreni bonificati dall’impaludamento causato dall’innalzamento del fiume Arno. In quest’area si svolge la coltivazione di fieno biologico.

Tenute Riccardi Toscanelli

Loc. la Cava, nei comuni di Pontedera (contrade, La Conca e Pescine) e Ponsacco (contrade Le Piagge e Le Curigliane), estensione 500 ettariLa Tenuta sorge a cavallo dei comuni di Pontedera e Ponsacco e si affaccia sulla valle dei fiumi Era e Roglio. La tenuta, oltre agli estesi seminativi molto adatti per la produzione di grano e foraggio, si estende anche sulle pendici collinari coltivati a vigneto (per informazioni e approfondimenti visita il sito www.tenutericcarditoscanelli.it).

Gli allevamenti

Podere Le Casacce a Santa Luce

(PI) codice stalla PI 034 PI 023​

Accoglie la principale struttura per l’allevamento dell’Azienda ed è dotato di un impianto di produzione di energia elettrica da Biogas prodotto con gli effluenti zootecnici dello stesso allevamento, dalla potenza di un MW.

Situato sul limitare del Lago di Santa Luce, in posizione strategica rispetto al collegamento autostradale, gode di un clima molto mite, favorito dalla vicinanza dal mare e dal Lago e dalla posizione protetta dai venti. La struttura è andata a mano a mano ampliandosi e ammodernandosi nel tempo rispetto al preesistente impianto rilevato e riattivato nel 1999 da Fattorie Toscane.

Stalla del Podere Trovatelli a Montefoscoli

(Palaia – PI) cod. stalla 024 PI 013

Si tratta di un impianto preesistente riattivato in occasione dell’avvio della linea di allevamento in Toscana di bovini di origine esclusivamente italiana.

Situato lungo la Strada Provinciale delle Colline per Legoli è dotato di ampi spazi all’aperto nei quali nei mesi primaverili ed estivi i bovini possono sostare e pascolare.

Stalla del Podere Dell’Albero a Pontedera

(PI) cod. stalla 029 PI 070

A cavallo tra gli anni 50/60 la stalla aziendale della Tenuta Riccardi Toscanelli accolta nel vicino Podere “Il Modello” viene trasferita nel nuovo impianto di allevamento presso il Podere Dell’Albero, situato in posizione più comoda rispetto al collegamento stradale. La stalla è rimasta in uso fino agli anni ottanta. Dopo oltre vent’anni di inattività l’impianto è stato rimodernato e riattrezzato tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020.